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L’evento di presentazione di Keqiao, tenutosi il 16 settembre al Westin Palace di Milano in apertura della Fashion Week, ha rappresentato un’importante occasione di dialogo tra Italia e Cina sul futuro della moda e dell’industria tessile. Alice Merli ha aperto l’incontro sottolineando il forte legame commerciale tra i due Paesi, con un focus sul distretto di Keqiao, situato nel sud-est della Cina. Questo hub economico, con un tasso di urbanizzazione dell’83% e 123 elementi del patrimonio culturale, è uno dei principali centri di produzione tessile mondiale, con un fatturato di 130 miliardi di yuan che rappresenta un terzo della produzione cinese e un quarto degli scambi globali. Tuttavia, Merli ha evidenziato alcune criticità, come l’eccessiva produzione e la varietà insufficiente per soddisfare le esigenze del mercato italiano, limitando l’accesso delle PMI a questo vasto mercato.
Maurizio Marchetti, fashion designer di fama internazionale, ha condiviso la sua esperienza maturata in case di moda come Max Mara, Krizia e Fendi. Marchetti ha sottolineato l’importanza della ricerca e personalizzazione dei tessuti, indispensabili per creare capi che raccontino una storia e che siano capaci di unire estetica impeccabile e innovazione tecnica. Ha inoltre ribadito il valore di un approccio collaborativo nel design, evidenziando come le stampe possano rafforzare l’identità di un brand e come l’equilibrio tra tradizione e modernità sia la chiave per mantenere il messaggio del brand sempre attuale.
Federico Boselli, CEO di Luxury Jersey, ha offerto una panoramica dettagliata sulla gestione dei tempi per la vendita di tessuti di fascia alta. Con un’esperienza consolidata nei mercati di Italia, Francia e Stati Uniti, Boselli ha spiegato come le tempistiche per la vendita dei tessuti varino a seconda dei settori, con il prêt-à-porter donna che segue un calendario preciso. Dopo la pandemia, le fiere tessili si sono trasformate, diventando luoghi di pubbliche relazioni piuttosto che spazi di scoperta. La vendita dei tessuti segue ora un iter rigoroso che parte dalla presentazione del prodotto alla persona giusta fino alla produzione della collezione, un processo che può richiedere dai tre ai cinque anni per consolidare la fiducia nel brand.
La Dott.ssa Giacomotti, direttrice del magazine “L’Inserto” e curatrice di rubriche in Rai, ha concluso l’evento evidenziando le sfide attuali del mercato della moda, che sta affrontando un rallentamento delle vendite, soprattutto nel segmento del lusso, con una crescita inferiore al 4%. Oggi, i consumatori cercano esperienze di lusso più personalizzate, preferendo tessuti sostenibili e una maggiore conoscenza dell’origine dei prodotti. Le nuove generazioni, in particolare, sono attratte da prodotti di seconda mano e vintage, e sono sempre più interessate a conoscere il processo produttivo dietro ogni capo, con un’enfasi sulla sostenibilità e sull’autenticità.
I talenti di Keqiao tornano alla Milano Fashion Week® grazie all’accordo con CNMI.
Uno dei più grandi distretti dell’industria tessile della Cina ha portato quattro dei suoi designer a Milano, con uno ‘runway show collettivo’ inserito nella sezione eventi del calendario ufficiale di CNMI, tenutosi il 18 settembre, presso lo spazio Garden Senato.
La creatività di Keqiao è tornata sotto i riflettori di Milano. Il distretto cinese della città di Shaoxing situato nella provincia di Zhejiang ha portato quattro dei suoi talenti nel capoluogo lombardo in occasione della Milano Fashion Week® Women’s Collection, con un collective runway show inserito nella sezione eventi del calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda Italiana. Un progetto che rappresenta un importante come back, dopo la prima mostra-evento “Keqiao The Excellence sustained for a better future”, tenutasi a Palazzo Isimbardi lo scorso anno e dedicata alla ricerca innovativa e alla sostenibilità del noto distretto tessile.
La sfilata si è tenuta il 18 settembre presso lo spazio Garden Senato. Quattro i protagonisti in passerella, con 15 look ciascuno: Zuyao Song, fondatore del brand omonimo, Qing Leng con il suo marchio Moi aussi, Ziye Wang che ha creato il brand eponimo e MinuitCode e infine Yan Zhang con la label Suncun.
Per l’occasione il celebre artista Zhu Bingren, ricercatore della Chinese National Academy of Arts, artista dello Smelting Realism riconosciuto come maestro delle arti e dei mestieri cinesi e padre dell’architettura contemporanea in rame, ha realizzato una limited edition di ventagli, che rappresentano alcune delle sue opere.
L’iniziativa è frutto di un accordo di tre anni con CNMI e vedrà come prossima tappa la Settimana
della Moda di Keqiao, che si svolgerà nel mese di ottobre, e la partecipazione di una selezione di
designer italiani emergenti.
Un’importante partnership sancita con CNMI per creare opportunità e scambi culturali, un’intesa
utile a rafforzare le relazioni tra i due paesi.
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