Posted on: Ottobre 1, 2025 Posted by: Redazione Comments: 0

Alla Milano Fashion Week, Premiata presenta la collezione Donna Primavera/Estate 2026, trasformandola in un racconto poetico che mette in dialogo savoir-faire artigianale e linguaggio contemporaneo. Una collezione che ridefinisce i codici della calzatura con forme innovative, proporzioni inedite e dettagli sofisticati, pensati per una quotidianità sempre più dinamica.

La SS26 è una celebrazione dell’equilibrio tra continuità e novità: modelli che intrecciano linee classiche e accenti sportivi, materiali preziosi e contrasti cromatici, per accompagnare con naturalezza sia i gesti di ogni giorno che le occasioni più raffinate. La ricerca stilistica si manifesta in slingback rivisitate con texture esotiche, sabot gioiello illuminati da cromie vibranti e calzature dal carattere deciso, capaci di esaltare la stagione con un’eleganza spontanea.

Una citazione d’archivio impreziosisce la collezione: il sandalo con fondo mocassino e tacco tratto dalla Spring/Summer 2003 e reinterpretato in chiave attuale, ponte ideale tra passato e futuro.

La sperimentazione materica e cromatica si rivela come filo conduttore dell’intera proposta: toni neutri – nero, écru, tabacco – si accendono di lampone, verde oliva, salvia e oro; le superfici alternano vernici lucide, camosci morbidi e pellami laminati, arricchiti da dettagli gioiello, strass e inserti metallici che amplificano la luminosità.

Per la MFW, lo showroom di Premiata si trasforma in uno spazio immersivo: le calzature sembrano sospese in un allestimento fatto di telai, corde verticali e giochi di luce che creano un’atmosfera vibrante, contemplativa, quasi museale. È una mise en scène che traduce la collezione in esperienza estetica, confermando l’attitudine del brand a sorprendere e catturare lo sguardo.

Con SS26, Premiata riafferma la propria identità: un’armonia sottile tra tradizione e meraviglia, tra familiarità e innovazione. Una visione che attraversa linguaggi diversi mantenendo coerenza, confermando la volontà del marchio di rinnovarsi stagione dopo stagione senza mai perdere il proprio carattere distintivo.

About PREMIATA

Intervista a Vincenzo Mazza

Ad oggi, come riuscite a mantenere viva l’anima artigianale pur proiettando il brand in una dimensione contemporanea e internazionale?
Anche se la nostra sede commerciale è a Milano, tutti i processi creativi, produttivi e stilistici continuano a svolgersi nelle Marche, nello stesso luogo dove tutto è iniziato. È qui che custodiamo il cuore artigianale di Premiata. Anche mentre ci espandiamo a livello globale, restiamo saldamente radicati a ciò che siamo sempre stati: un’azienda che costruisce il futuro senza mai dimenticare le proprie origini.

Milano Fashion Week è un palcoscenico privilegiato. Qual è il messaggio che volete trasmettere con questa collezione?
Oggi più che mai vogliamo parlare di positività. Dopo anni complessi per tutti i settori, crediamo che la moda possa trasmettere energia, fiducia e ottimismo: per il presente, ma soprattutto per il futuro.

Le vostre collezioni si distinguono per ricerca e materiali innovativi. Qual è la sperimentazione più audace che avete intrapreso di recente?
La nostra storia nasce dal cuoio e si è evoluta nella sneaker. Oggi la sfida è unire questi due mondi: trasferire la leggerezza e il comfort tipici di una sneaker in una scarpa in cuoio. È un progetto ambizioso, che ci stimola a sperimentare nuove tecnologie e a migliorare costantemente performance e stile. Parallelamente, stiamo lavorando anche sull’abbigliamento con processi di lavaggio minerale a impatto quasi zero sull’ambiente: un passo importante verso un design responsabile.

Il DNA di Premiata unisce tradizione e spirito cosmopolita. Dove trovate l’equilibrio tra classico e avanguardia?
Nell’osservazione della vita quotidiana. Oggi la giornata di una persona è frenetica: si parte dal lavoro, si passa a un aperitivo, ci si muove continuamente. Cerchiamo di tradurre questa fluidità in prodotti versatili, capaci di adattarsi a un ritmo di vita sempre più dinamico, sia nelle calzature sia nell’abbigliamento.

Sostenibilità: come integrate questa urgenza senza rinunciare all’estetica?
Negli ultimi cinque-sei anni la filiera ha fatto passi enormi. Per noi l’adattamento non è stato difficile: i nostri partner avevano già intrapreso percorsi virtuosi, dalle pelli conciate con metodi naturali ai filati certificati, fino a gomme ed EVA riciclate. È un processo iniziato già nel 2018-2019, quando le certificazioni erano ancora in fase di avvio: oggi per noi sostenibilità e design non sono in contrasto, ma due elementi che si rafforzano a vicenda.

Lavorare in famiglia significa condividere passioni ma anche visioni diverse. Qual è il vostro segreto di equilibrio?
Non è semplice, ma è la nostra forza. Certo, ci sono visioni diverse e confronti accesi, ma sempre costruttivi. Alla fine l’obiettivo comune ci unisce: essere famiglia significa condividere non solo il lavoro, ma anche i valori, e questo ci permette di guardare lontano con compattezza.

Siete presenti in tanti mercati diversi. Avete notato differenze nel modo in cui culture diverse interpretano Premiata?
Assolutamente sì. Ogni Paese ha il proprio approccio: il Nord Italia ha punti di contatto con il Belgio, la Grecia con la Turchia, il Sud Italia con la Spagna. Poi ci sono mercati più lontani, come l’Asia, che hanno un approccio alla moda molto diverso ma altrettanto affascinante. Ci piace rispettare e valorizzare queste differenze, trovando però sempre un filo comune che unisce tutti: la passione per un prodotto ben fatto.

Qual è l’immaginario lifestyle che desiderate trasmettere con Premiata?
Non vogliamo essere riconosciuti per un solo prodotto o per un solo stile. Premiata abbraccia più anime: dal mondo casual alle creazioni più eleganti, passando da sneaker a stivaletti e tacchi. Quello che ci unisce è un unico denominatore: la qualità. È questa la nostra vera identità.

E se immaginate Premiata tra dieci anni? Qual è la sfida che sognate di realizzare?
Vediamo un’espansione naturale verso il mondo dello sport inteso in chiave luxury. Negli ultimi vent’anni lo sportswear è entrato massicciamente nella moda, e per noi è un’evoluzione coerente: immaginiamo un futuro in cui Premiata sappia unire ancora di più estetica, performance e lifestyle.

Avete un rito o un gesto portafortuna prima di un evento importante?
Sì, a ogni presentazione concludiamo la giornata tutti insieme in un ristorante di Milano. È un momento corale, in cui scarichiamo la tensione accumulata e celebriamo il lavoro di squadra. È diventato il nostro rito: un gesto semplice, ma che racchiude l’essenza di Premiata.

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