Posted on: Settembre 29, 2025 Posted by: Redazione Comments: 0

Alla Milano Fashion Week, Francesca Liberatore porta in scena una collezione che affonda le radici nel concetto greco di Alètheia — la verità che si rivela, ciò che smette di rimanere nascosto. Un tema che diventa lente interpretativa per leggere il presente, tra precarietà, conflitti e contraddizioni del sistema moda, e allo stesso tempo chiave poetica per trasformare l’atto creativo in ricerca di autenticità.

In apertura di show, tre copricapi recano le parole Immaginazione, Possibilità, Pensare: dichiarazioni di intenti che Liberatore trasforma in abiti capaci di dialogare con l’animo umano. Una riflessione sull’oggi, dove la violenza e l’incertezza impongono una pausa necessaria, un invito a riconsiderare le priorità. “Questa stagione siamo stati tutti travolti da accadimenti più grandi della nostra sensibilità creativa. Ho confidato nella persistenza, nella capacità di credere e fare il mio lavoro, ma con la coscienza delle priorità”, racconta la designer.

A scandire il ritmo della collezione, un’inedita collaborazione con Sony: le modelle indossano cuffie WH-1000XM6, emblema di isolamento e insieme di ricezione, simbolo di un silenzio che diventa lusso da indossare. “Le cuffie si fondono con gli outfit come segno distintivo di raffinatezza e modernità, trasformando il suono in dichiarazione di stile”, afferma Stéphane Labrousse, Country Head di Sony Italia.

Gli abiti si muovono tra memoria e presente: tessuti recuperati da letti d’epoca, testimoni di una bellezza autentica, si trasformano in giacche e soprabiti avorio, mentre jersey a taglio vivo, voile di cotone, jacquard e stampe floreali perdono volutamente la loro forma originaria per rinascere in camicie over, gonne modulari e outerwear intarsiato. Le schiene si allacciano come cinte che si trasformano in tracolle, tote bag e shopping bag accessoriate di patch logati, concepiti anche come custodie per le cuffie.

La palette cromatica accosta avori e neutri a vampate di rosso aragosta e blu intensi, sfumando verso tonalità brumose. Un ritmo lento e consapevole attraversa l’intera passerella, esaltando la grazia naturale di chi sceglie di rallentare e vivere in pace, nonostante la complessità del tempo presente.

Dopo Milano, Liberatore proseguirà il suo percorso internazionale: l’11 ottobre sarà ospite d’onore dell’Ambasciatore Italiano in Uzbekistan a Tashkent, rappresentando l’eccellenza del Made in Italy in occasione della serata di chiusura ufficiale.

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