Posted on: Gennaio 31, 2025 Posted by: Young Gucci Comments: 0


Intervista esclusiva ai founder del brand Axept che sta ridefinendo le regole dello stile e dell’inclusività.

AXEPT non è solo un brand di calzature: è un manifesto di libertà, un tributo all’individualità e all’accettazione senza confini. Fondato da un team visionario, il marchio si distingue per il suo approccio rivoluzionario, in cui design innovativo e filosofia genderless si fondono in un’unica espressione di stile. Abbiamo incontrato i co-founder Matteo Margini e Giuseppe Galasso per scoprire come AXEPT sta cambiando le regole della moda, sfidando convenzioni e creando un futuro più inclusivo.

DRESS_CODE Magazine: Matteo, Giuseppe, innanzitutto, come state? E soprattutto, ci raccontate i vostri ruoli all’interno di AXEPT?

Matteo: Sono co-founder e Managing Director di AXEPT. Il mio percorso professionale è da sempre legato al mondo della moda, con un focus specifico sul settore calzaturiero. Ho avuto l’opportunità di lavorare con alcuni dei principali trader del settore, collaborando con brand come Golden Goose. Questo background mi ha permesso di comprendere da vicino le dinamiche dell’industria e di individuare i punti di forza e le criticità, specialmente nel marketing e nell’e-commerce.

Giuseppe: Sono uno dei cinque co-founder e il Brand Director di AXEPT. Il mio background professionale si sviluppa attorno all’universo delle vendite e del merchandising, con un’esperienza che spazia dal retail all’e-commerce. Ho lavorato per diverse multinazionali della moda come Burberry, Tommy Hilfiger e Boggi Milano. Il mio ruolo è focalizzato sulla gestione del prodotto in un’ottica end-to-end, comprendendo sia la strategia commerciale che la distribuzione.

DRESS_CODE Magazine: Il vostro brand si distingue per un design genderless. Cosa significa per voi e come questa visione ha influenzato le vostre creazioni?

Matteo: Il genderless è un valore fondante di AXEPT. Non è una tendenza, ma una filosofia che riflette il nostro impegno per un’inclusività autentica. Non vogliamo che chi si avvicina al brand si senta costretto a identificarsi in categorie predefinite. Per questo, il nostro design si rivolge a tutti, abbattendo le barriere di genere attraverso modelli che siano un’espressione di stile e di libertà.

DRESS_CODE Magazine: La vostra scelta risponde a un’esigenza del mercato o nasce da una vostra visione personale?

Giuseppe: Più che un’esigenza è stato un desiderio. Entrambi abbiamo lavorato in grandi realtà dove tematiche come l’inclusività vengono spesso discusse, ma raramente approfondite in modo concreto. Sentivamo il bisogno di creare qualcosa che fosse realmente coerente con questi valori. AXEPT nasce proprio dalla volontà di colmare un gap nel settore e di portare un cambiamento significativo.

DRESS_CODE Magazine: Quali sono le maggiori sfide che avete incontrato in questo percorso?

Matteo: Una delle principali sfide è stata creare un prodotto che combinasse un’estetica appealing con un design inclusivo e versatile. Abbiamo lavorato molto sullo sviluppo delle taglie, in modo che la calzata risultasse adatta a tutti. Sorprendentemente, nel settore produttivo abbiamo trovato grande apertura e disponibilità nel supportare la nostra visione.

DRESS_CODE Magazine: Quanto pesano estetica, funzionalità e inclusività nel vostro processo creativo?

Giuseppe: L’inclusività è il cuore pulsante del brand. Uno degli aspetti distintivi di AXEPT è il concetto di mismatched: la scarpa sinistra e quella destra non sono mai identiche, ma complementari. Un messaggio potente, che simboleggia l’accettazione e la bellezza della diversità. Inoltre, nel nostro packaging abbiamo introdotto un dettaglio iconico: il logo prende forma solo quando le due sneaker sono unite, rappresentando visivamente l’idea che due elementi diversi possano creare qualcosa di nuovo e significativo.

DRESS_CODE Magazine: Come vedete il futuro di AXEPT e quale impatto volete avere sul mercato della moda?

Giuseppe: Lavoriamo con una strategia omnichannel, ma con un forte focus sull’online. Abbiamo già in atto diverse collaborazioni distributive in Europa e negli Stati Uniti e stiamo sviluppando capsule collection con artisti emergenti. Inoltre, vogliamo rafforzare il nostro impegno sociale, collaborando con associazioni riconosciute a livello internazionale. Il nostro obiettivo non è solo quello di creare scarpe, ma di costruire un movimento culturale che promuova l’inclusività attraverso il linguaggio della moda.

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