Dafne Vena porta in passerella il passato capi fatti a maglia ai ferri e all’uncinetto dai colori tenui
Nella vibrante e cosmopolita metropoli di New York, dove i sogni si intrecciano con il rumore incessante delle strade, una giovane stilista italiana, voce promettente nel panorama della moda internazionale, ha conquistato la scena della moda con la sua collezione per l’autunno-inverno 2024. Dafne Vena – 34 anni, nativa di Pisticci (Matera) ma cresciuta tra Reggio Emilia e Roma e da 8 anni negli Stati Uniti – ha presentato durante la scorsa Fashion Week 17 look completi ispirati ai ricordi un po’ sfocati ma intensi della sua infanzia.
Ogni capo raccontava una storia, ogni sfumatura evocava un momento prezioso, un’emozione legata ai giorni spensierati della infanzia della stilista. «Oltre la creatività che mi accompagna da sempre, mi sono resa conto che una grande parte la fa anche la mia empatia, è un po’ un must per gli artisti di ogni genere», ha detto Dafne. «Cerco di farmi ispirare sempre da vissuti della vita di tutti i giorni ma questa volta sono tornata al mio passato. A mia nonna seduta a lavorare a maglia, il rumore della macchina da cucire di sottofondo, i cartamodelli che si trasformavano in abiti e il gesso bianco sui tessuti. Sono tornata a quella creatività che non mi ha mai abbandonata in un modo o nell’altro. Mio nonno, inoltre, era un grande sarto conosciuto in tutto il paese e dintorni, mia nonna altrettanto e l’altra nonna tutt’oggi lavora ai ferri e all’uncinetto. Sono davvero grata per la più grande eredità che si possa lasciare: ovvero la magia di dare forma a qualcosa che, fino a poco tempo fa, esisteva solo nella mia testa e che adesso tutti possono vedere. A parer mio questa è la parte più magica per una fashion designer», aggiunge Dafne. E proprio gli intrecci di giacche a maglia e all’uncinetto, a contrasto con i filati sottili ai quali siamo abituati, sono stati protagonisti in passerella, quasi fossero coccole per la stagione fredda, un modo per accarezzare pure l’anima. I tessuti, scelti con meticolosa attenzione, si muovono fluidamente, quasi danzando al ritmo delle reminiscenze da cui prendono vita. E calda è stata la scelta dei colori, una scelta audace che ha puntato su tonalità pastello, dall’avorio al pesca, dal salvia al marrone chiaro.
In un mondo fashion spesso dominato da toni scuri e sobri per il periodo invernale, questa collezione ha rappresentato una ventata di freschezza e innovazione, un inno alla gioia e alla serenità dei ricordi più “accesi”. E quando le si chiede quali sono i suoi progetti per il futuro, ecco che Dafne risponde così: «Sì, ce ne sono tanti, ma le cose più belle e grandi arrivano inaspettatamente, quindi mi affido all’universo. Sono certa che ha tanti interessanti progetti per me». Con questo spirito aperto e fiducioso, la giovane stilista Vena guarda al domani, pronta ad abbracciare le sorprese che il destino le riserva, sicura che il suo talento e la sua passione continueranno a guidarla verso traguardi sempre più alti.