Posted on: Marzo 6, 2025 Posted by: Redazione Comments: 0

Lorenzo Seghezzi debutta alla Milano Fashion Week con una presentazione esclusiva alla Fondazione Sozzani

Un viaggio immersivo tra identità, corpo e sovversione delle forme: il 1° marzo Epitelio, la nuova collezione senza stagione di Lorenzo Seghezzi, è stata svelata in anteprima alla Fondazione Sozzani con un evento privato riservato alla stampa.

Un’occasione unica per scoprire la visione sartoriale di Seghezzi, che torna a raccontare, con il suo linguaggio audace e concettuale, la fluidità dell’identità e il dialogo tra corpo e abito. La presentazione, che si inserisce nel contesto della Milano Fashion Week, accende ancora una volta i riflettori sulla comunità queer milanese, intrecciando moda, arte e narrazione personale.

Un’indagine sartoriale sulla percezione del corpo

Con Epitelio, Lorenzo Seghezzi traduce in forme e volumi le sensazioni della dismorfia corporea e della disforia di genere, esplorando il rapporto mutevole tra l’individuo e la propria immagine. Le silhouette della collezione si destrutturano e si ricompongono, come corpi in continua trasformazione alla ricerca della loro verità.

Volumi sfalsati, proporzioni distorte e costruzioni non convenzionali definiscono un’estetica volutamente fuori asse, dove il capo diventa specchio di una percezione in divenire. Tessuti che sfiorano il corpo senza aderire, strutture che lo modellano o lo imprigionano, corsetti e sottostrutture che ora esaltano, ora costringono: ogni dettaglio racconta una tensione tra oppressione e liberazione, tra imposizione sociale e affermazione di sé.

L’arte di sovvertire: tra ironia e ribellione

Decostruzione e fluidità sono i codici attraverso cui Seghezzi infrange le convenzioni di genere, ridefinendo i confini tra maschile e femminile. Epitelio si fa manifesto di una moda che non si limita a vestire, ma comunica, provocando e sovvertendo con un tocco di ironia le aspettative sociali legate al corpo.

Ogni capo è realizzato a mano dal designer e dal suo team, riflettendo un approccio intimo e meticoloso, dove l’artigianalità diventa strumento di espressione. Il risultato è un racconto visivo e materico che non si esaurisce nel concetto di collezione, ma si traduce in un dialogo aperto sulla libertà di essere e di esistere.

Alla Fondazione Sozzani, Epitelio non sarà solo una presentazione, ma un’esperienza: un viaggio estetico e sensoriale che attraversa i confini dell’identità per riscriverne le regole.

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