
La nuova collezione Autunno/Inverno 2025 di Barbara Rizzi, intitolata “HAN”, è un viaggio emozionale e culturale che affonda le radici in un concetto profondo della tradizione coreana: l’Han, quel sentimento di malinconia e risentimento non risolto che si tramuta in forza e bellezza. Un omaggio a un Paese che ha conquistato la designer al primo sguardo e che oggi si riflette in abiti dal forte impatto visivo e simbolico. Colori intensi come il bordeaux, il marsala, il magenta e il verde evocano emozioni profonde, mentre tessuti preziosi come la seta e il broccato, arricchiti da stampe norigae, creano un legame con l’estetica coreana. La tigre e il pavone, elementi distintivi del brand, tornano a raccontare una storia di potere e grazia. In questa intervista esclusiva, Barbara Rizzi ci svela il cuore della sua visione.
Dal mondo industriale all’haute couture: come hai trasformato la precisione ingegneristica in un’estetica di lusso che esalta la femminilità?
Mi sono lasciata ispirare dai miei tecnici, dalle loro jumpsuit nere in officina, dall’olio esausto che scorre nei basamenti dei compressori, che mi ha ricordato la lucentezza della seta. Anche in un ambiente prettamente maschile, la femminilità resta un elemento essenziale: per me, ogni creazione è un’armatura elegante, che ci accompagna nelle nostre sfide quotidiane.
Le tue creazioni parlano di forza e audacia. Qual è il messaggio più potente che vuoi trasmettere attraverso il tuo stile?
Il mio motto è: “Do what they say you can’t”. Il concetto che qualcosa non sia possibile solo perché si è donne non deve più esistere. Possiamo, sempre. La moda per me è un linguaggio di emancipazione, un modo per raccontare che la determinazione e la forza non hanno genere.
“Rivair by BR” è un omaggio alle tue radici imprenditoriali. Come sei riuscita a tradurre l’innovazione industriale in un linguaggio di moda sofisticato e senza tempo?
Sono cresciuta in un ambiente in cui l’arte del ricamo, della maglia e dell’uncinetto era parte della quotidianità, grazie alle mie nonne. Fin da bambina creavo abiti per il carnevale e il primo giorno di scuola. Quella sensibilità artigianale è rimasta con me, anche quando mi sono immersa nel mondo della meccanica. La moda, come l’industria, ha bisogno di precisione e innovazione, ma la vera eleganza nasce dall’autenticità e dalla passione.
Perché la Corea per questa stagione?
A giugno 2024 ho trascorso quattro giorni a Seoul e sono rimasta affascinata dalla fierezza, dalla bellezza e dal rigore di questo Paese. L’ispirazione è scattata immediatamente, dall’Hanbok che io e mia figlia abbiamo indossato, fino ai giardini reali e ai palazzi d’epoca, in cui ho ritrovato un’estetica potente e raffinata. Disegnare questa collezione è stato come riabbracciare qualcosa di già vissuto. L’amore per l’Oriente è stato immediato e profondo. Il legame che ho sentito con la Corea lo descrivo con una sola parola: “in yun”, destino.
Un racconto di moda, cultura e anima
Barbara Rizzi non crea semplicemente abiti, ma narrazioni sartoriali che intrecciano emozione, storia e carattere. Con “HAN”, ci trasporta in un viaggio di connessioni profonde, dove il passato dialoga con il presente e la moda diventa espressione di identità e destino. Una collezione che non si limita a vestire, ma invita a sentire, a comprendere e a celebrare la forza interiore di ogni donna.


