Posted on: Aprile 22, 2024 Posted by: Domenico Moramarco Comments: 0

Premiati al Salone del Mobile di Milano i designer del futuro tra sostenibilità e innovazione


La Giuria del SaloneSatellite Award ha scelto con giudizio unanime i quattro progetti vincitori, fra più di cento candidati. Nella tredicesima edizione del premio hanno vinto l’innovazione dei processi e delle tradizioni, nella salvaguardia di un pensiero sostenibile.


Rappresentativi di diverse nazioni di origine o di provenienza, con i loro progetti spaziano fra le latitudini geografiche e attitudini progettuali. Il primo premio è andato allo Studio Ololoo, cinese, per la lampada Deformation Under Pressure, che combina in modo innovativo il pvc gonfiabile con la struttura di alluminio in tensione. Il secondo premio va all’italo-danese Filippo Andrighetto per la libreria Veliero, realizzata completamente in legno senza l’ausilio di viti e colle. Il terzo va all’italiano Egoundesign, per Voronoi, un set di tazzine in ottone stampato in 3D, premiato per la nuova modalità di produzione e di applicazione di questa stampa. Alla Menzione Speciale, è stato assegnato il Róng Design Award, che offre una residenza di un mese alla Rong Design Library nel distretto Yuhang di Hangzhou in Cina, promotrice dell’iniziativa. Si tratta del trio tunisino Mohamed Romani con Chems Eddine Mechri e Ahmed Bssila per la lampada Fibra, premiata per come i materiali tradizionali possano rimanere vivi e rinnovarsi in oggetti semplici di uso quotidiano.


Nei padiglioni 5-7 di Fiera Milano, Rho, il SaloneSatellite, l’appuntamento più autorevole del “design giovane” celebra 25 anni di connessioni e relazioni tra professionisti in erba, culture e progetti da tutto il mondo. Era il 1998. Il Salone del Mobile, con l’espansione nei nuovi padiglioni del Portello, andava a occupare l’intera superficie di Fiera Milano, aggiungendo il Padiglione 9, con un’apertura diretta al pubblico. Destinato ad accogliere gli eventi espositivi collaterali, ma soprattutto una novità: il SaloneSatellite. Un nuovo spazio che avrebbe ospitato 65 giovani espositori provenienti da tutto il mondo e un gruppo di scuole di design internazionali. “Abbiamo messo in orbita questo SaloneSatellite” – si legge nel catalogo di quella prima edizione – “perché crediamo nei giovani e nel futuro che essi rappresentano. Il design, che è avanguardia per antonomasia, ha bisogno di luoghi di riferimento e di incontri. E quale luogo più adatto, per comunicare il design giovane, se non il Salone Internazionale del Mobile di Milano?”.


Una visionaria dichiarazione di intenti, che resta valida ancora oggi, nel 25° compleanno del SaloneSatellite, con un’edizione che conta circa 600 partecipanti da 32 Paesi e 22 Scuole di Design e Università internazionali da 13 Paesi. Tra cui, per la prima volta, Prince Sultan University dall’Arabia Saudita, Belgrade Business and Arts Academy of Applied Studies dalla Serbia, Michael Graves College dagli Stati Uniti e Xi’An Jiaotong-Liverpool University dalla Cina. Oltre a un’inedita collaborazione fra Cometa di Como e i CMQ – Campus des mètiers et qualification francesi, per un progetto che sarà lanciato proprio dal SaloneSatellite 2024, ospitato per questa edizione nei padiglioni 5 – 7 della Fiera di Rho.



«Incredibile, 25 anni!», esclama Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e Curatrice del SaloneSatellite. «Mi sembra solo ieri che Manlio Armellini – all’epoca AD di Cosmit – dopo le nostre conversazioni sui giovani designer, mi affidò l’incarico di organizzare un evento dedicato a loro, all’interno del quartiere fieristico». Da allora, questa vicinanza con gli imprenditori delle maggiori aziende riunite al Salone del Mobile.Milano, ha sancito proficue collaborazioni consegnando decine di designer debuttanti al loro percorso professionale e alla riconoscibilità internazionale.


Fra le iniziative per le celebrazioni, il Salone Satellite ha promosso un’occasione di mentoring per offrire ai giovani partecipanti dell’edizione 2024 l’opportunità di mettersi in contatto con i designer delle passate edizioni, il cui percorso ha “preso il volo” proprio dal SaloneSatellite. L’adesione è stata entusiasta e affettuosa. Per quanto è stato possibile, si è cercato di creare abbinamenti per nazionalità o affinità linguistica. “Mentori” ed emergenti si sono così interfacciati in modo libero e autonomo con l’obiettivo di trasmettere e condividere consigli, emozioni, approcci e metodi progettuali. Il contatto è avvenuto via telefono, in video call, via e-mail o di persona, secondo le disponibilità e la vicinanza “geografica”.

Leave a Comment