«Quale allegria, Se non riesco neanche più a immaginarti, Senza sapere se volare, se strisciare
Insomma, non so più dove cercarti», così canta Rosmy.
Sono i versi di Quale Allegria, canzone in cui Lucio Dalla racconta la malinconia di un amore non corrisposto.
E oggi 4 marzo, in occasione, dell’anniversario della nascita di uno dei più grandi e amati protagonisti della storia della musica italiana (avrebbe compiuto 81 anni), Rosmy (pseudonimo di Rosamaria Tempone), cantautrice e attrice, artista poliedrica, rilancia con una sua personale rivisitazione.
Il brano “Quale Allegria” in versione sinfonica è prodotto e diretto dal maestro Beppe D’Onghia, per anni tra i più importanti produttori dello stesso Lucio Dalla e di Samuele Bersani, e vede la partecipazione della NU-Ork Orchestra, di Anton Berovski al primo violino e Simone Baroncini al corno.
L’arrangiamento è tratto da uno spartito di Dalla mai pubblicato, ma che eseguiva durante le esibizioni Live con l’orchestra, e diventerà la bonus track del disco in uscita di Rosmy non solo come speciale omaggio alla poliedricità e allo spessore del cantautore, ma anche per il significato del suo nuovo disco – in arrivo il 12 aprile – molto vicino al testo e alle parole di Lucio.
«Una notte, ho visto Lucio in un sogno e ho sentito l’importanza della sua presenza. Le parole sempre più attuali di “Quale Allegria” mi hanno contaminata di energia, mi hanno raccontato ciò che vivo intorno, e con quanta più umiltà ed entusiasmo possibile le ho fatte mie: sono un forte paradigma del mio prossimo progetto», ha raccontato la poliedrica artista di origini lucane, ma da anni a Milano.
Una interpretazione straordinaria, quasi a cancellare il tempo.
«Con allegria, Far finta che in fondo, In tutto il mondo c’è gente con gli stessi tuoi problemi».