Posted on: Settembre 25, 2025 Posted by: Andrea Gobbin Comments: 0

Il sipario del Teatro Manzoni si è alzato durante la Milano Fashion Week su una delle serate più attese e cariche di significato: la terza edizione dei Black Carpet Awards, promossi da Afro Fashion Association con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto della Camera Nazionale della Moda Italiana.

Un gala che ha trasformato il concetto stesso di celebrazione: non solo premi, ma un manifesto per una moda più equa, plurale e inclusiva. In platea, gli sguardi erano tutti rivolti a lei, Naomi Campbell, madrina d’eccezione e icona mondiale che da sempre lotta per la rappresentanza. Sul palco, l’eleganza carismatica di Tamu McPherson, creativa e fondatrice di All the Pretty Birds Official, ha guidato con grazia la narrazione di una serata che ha fatto della diversità il suo linguaggio universale.

I Leader del Cambiamento di Black Carpets Awards

La premiazione ha scandito i momenti più intensi, mettendo in luce personalità che stanno riscrivendo i codici della cultura e della creatività. Nella categoria Culture, il riconoscimento è andato a Nogaye Ndiaye (Giuria) e Mariam Battistelli (Pubblico), per aver dato voce a una nuova idea di appartenenza e identità.

Per Creativity, la visione di Rediet Longo (Giuria) e Augusta Carter (Pubblico) ha acceso i riflettori su un immaginario globale e innovativo.

La sezione Community ha visto trionfare Aya Mohamed (Giuria) e Ronke Oluwadare (Pubblico), testimoni di un impegno quotidiano che parte dal territorio e arriva al mondo.

Sul fronte Entrepreneurship, il premio è stato assegnato ad Antonio Dikele Distefano (Giuria) e al duo Caterina Monda & Debrina Aliyah (Pubblico), capaci di ripensare il business come motore di inclusione.

Infine, la categoria Legacy ha reso omaggio al lascito culturale di Igiaba Scego (Giuria) e di Leandra Medeiros Cerezo (Pubblico), voci che costruiscono un’eredità destinata a durare.

Un tributo speciale

Tra i momenti più emozionanti, l’One-Time Award 2025 dedicato alla memoria della curatrice Koyo Kouoh, pioniera nel valorizzare l’arte africana e diasporica. La giuria ha scelto di consegnare il riconoscimento a Janine Gaëlle Dieudji, per il suo coraggio nell’allargare i confini del racconto artistico contemporaneo.

La nuova onda creativa

La serata si è illuminata anche con The New Wave, un video che ha presentato dieci talenti destinati a lasciare il segno: Abbia Maswi, Donald Ngamene, Fambaye Diouf, Immaculate Ruému, Lamine Diop, Lina Simons, Murphy Tomadin, Shivin Singh, Terry Aidoo e Thoé. Dieci nomi, dieci visioni che anticipano il domani.

Una dichiarazione di intenti

Nel suo discorso inaugurale, Michelle Francine Ngonmo, fondatrice e CEO di Afro Fashion Association, ha ricordato con forza che “la rappresentanza genera accesso”. Un messaggio che sintetizza la missione dell’associazione, al suo decimo anniversario: abbattere muri, creare opportunità, trasformare le differenze in una forza collettiva.

Con una giuria stellare composta da protagonisti della moda e della cultura internazionale – da Carlo Capasa a Honey Dijon, da IB Kamara a Stella Jean – e partner come Vogue Italia, Condé Nast e NSS, i Black Carpet Awards hanno ribadito che la moda, quando sa essere coraggiosa, diventa strumento di cambiamento sociale.

Milano ha vissuto una notte che non si dimentica: non solo una premiazione, ma un atto politico e culturale. Un invito a immaginare il futuro con occhi nuovi.

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