
Quando lo spazio diventa una passerella d’ispirazione femminile
Un volo suborbitale, sei donne straordinarie e dieci minuti che hanno sfiorato l’eternità. Il razzo New Shepard di Blue Origin, la compagnia aerospaziale fondata da Jeff Bezos, ha scritto una nuova pagina di storia con il suo volo NS-31, tutto al femminile. A bordo: sei protagoniste dei nostri tempi. Donne che hanno brillato — letteralmente — oltre la linea di Kármán, quel confine immaginario tra l’atmosfera terrestre e lo spazio.
Il decollo è avvenuto puntuale, alle 15.30 ora italiana, dalla base nel Texas occidentale. Una traiettoria precisa, impeccabile: il razzo ha spinto la capsula oltre i 100 km di altitudine, permettendo all’equipaggio di galleggiare in assenza di peso per alcuni minuti. Un’esperienza quasi mistica, raccontata con emozione dalle protagoniste al rientro sulla Terra, dolcemente adagiata nel deserto texano grazie ai tre paracadute dispiegati come un bouquet nel cielo.
A dare il benvenuto alle sei viaggiatrici spaziali, un Jeff Bezos – proprietario di Blue Origin e fidanzato di Lauren Sánchez – visibilmente commosso. È stato lui ad aprire il portello della capsula, accogliendo per prima la sua compagna Lauren Sánchez, che lo ha abbracciato stretta prima di sussurrare un pensiero rivolto ai figli. Occhi lucidi, voce rotta dall’emozione: «La Terra da lassù è così calma, così viva. Siamo tutti connessi, più di quanto pensiamo». E con un sorriso ironico ha aggiunto: «Jeff, se non volevi sposarmi, non era necessario mandarmi nello spazio!».
Katy Perry, seconda a uscire, ha trasformato il volo in un momento poetico, intonando What a Wonderful World di Louis Armstrong mentre la navetta toccava l’apice della sua traiettoria. Con in mano una margherita — omaggio alla figlia Daisy — ha baciato la terra appena atterrata: «Ho scelto questo fiore perché è forte, resiliente e ricorda la bellezza della Terra», ha detto, annunciando l’intenzione di scrivere una canzone ispirata al suo viaggio. «È stata l’esperienza più incredibile della mia vita, dopo la maternità».
Anche la giornalista Gayle King ha baciato il suolo, superando la sua paura del volo grazie all’incoraggiamento dell’amica Oprah Winfrey, che l’attendeva con il cuore in gola. L’immagine di queste donne che toccano il cielo e poi la terra, con gratitudine e stupore, è destinata a restare scolpita nella memoria collettiva.
Dietro a questo volo, c’è più di una semplice impresa tecnologica: c’è un messaggio potente, rivolto alle nuove generazioni. Un invito a osare, a sognare in grande, a superare i confini del possibile. Le sei protagoniste del NS-31 incarnano perfettamente questa visione.

Lauren Sánchez, giornalista, autrice, pilota di elicotteri e vincitrice di un Emmy Award, ha firmato personalmente le eleganti tute spaziali indossate dall’equipaggio, dimostrando ancora una volta come stile e sostanza possano coesistere alla perfezione.
Aisha Bowe, ex ingegnera NASA e oggi imprenditrice, ha portato con sé l’orgoglio delle Bahamas e un messaggio di inclusività scientifica.
Amanda Nguyen, astrofisica e bioastronauta di origini vietnamite, ha trasformato il suo impegno sociale in un’orbita di giustizia: candidata al Nobel per la pace, è anche una voce fondamentale nella lotta per i diritti delle vittime di violenza.
Kerianne Flynn, con un passato nella moda e una carriera nel cinema come produttrice di opere dedicate all’empowerment femminile, ha ricordato con questo volo che anche l’immaginazione ha bisogno di ali per volare.
E Katy Perry, regina del pop da oltre 115 miliardi di stream, ha fatto della sua voce un’eco nello spazio.
Donne diverse, con storie uniche e un comune denominatore: il coraggio. Quel tipo di coraggio che sa affrontare il vuoto per affermare la propria presenza. Non solo nello spazio con Blue Origin, ma anche — e soprattutto — sulla Terra.
Foto e video © Blue Origin