Posted on: Aprile 11, 2023 Posted by: Redazione Comments: 0
Daniel Arsham

Interpretare il tempo che vola e l’ispirazione di Daniel Arsham, artista superstar, autore di una Meridiana installazione di 20 M sulle Alpi Svizzere.

Cappellino in testa e sneakers, Daniel Arsham, 42 anni, è l’archeologo del futuro.

L’artista che da una ventina di anni ha sparigliato le carte all’art world, portandovi la sua estetica riconoscibile, fatta di lava vulcanica, oggetti decostruiti, Pokémon , Hip hop, streetwear.

“Sono sempre in orario, anzi spesso arrivo con 5 minuti di anticipo” dice da Miami, città dove lui, newyorkese, ha vissuto da ragazzo e che lo ha ben nutrito di cultura pop.

“Misurare il tempo è un atto che caratterizza il genere umano. Mi interessa capire quanto ne siamo condizionati” continua.

Daniel Arsham, è ormai celebrissimo su Instagram con 1,3 milioni di follower, nello stravolgere una varietà infinita di oggetti quotidiani e renderli cimeli del nostro futuro passato. Le sue sculture in gesso, cenere vulcanica, ossidiana e quarzo rosa hanno conquistato i fashion designer di molti brand. “Produco tanto perché vivo in costante desiderio di dover soddisfare la mia curiosità, proprio come i bambini” confessa.

Light&Time

Quale nuovo ambassador di Hublot, la Maison Svizzera di orologi fondata nel 1980, che nel design si ispira al caratteristico oblò, Daniel Arsham si è cimentato in qualcosa mai tentato prima. È salito sulle Alpi per creare una speciale macchina del tempo. Light&Time è una meridiana di 20 m a forma di cristallo di quarzo che si staglia nel paesaggio di Zermatt e che permette di misurare le lo scorrere delle ore grazie all’ombra proiettata sulla mano sul manto nevoso. L’installazione di Land art e alta orologeria all’ombra dell’iconica cima del Matterhorn, è visibile prendendo lo skilift da Zermatt e si inserisce nel paesaggio in maniera armonica. Suggerisce l’idea di quanto il tempo voli, dell’incidere dei secondi, dei minuti, delle ore e dei giorni, anche in montagna.

“Vorrei che in questa Meridiana di luce sulla neve si fissasse nella memoria di chi la osserva dall’alto”, conclude l’artista.

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