
A 50 anni dalla morte di Pablo Picasso, le sue impronte nell’arte sono ben visibili.
Una delle sue frasi più ricordate è proprio: “I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.”
Picasso ha lasciato il suo segno nel mondo, un segno che trova forma nella sua opera “Guernica”. Completamente in bianco e nero, fa affiorare comunque la violenza e la brutalità di un atto ingiusto come il bombardamento dell’omonima città. Ma era ai colori che, solitamente, affidava le emozioni e i sentimenti.
Nella vita dell’artista e nelle sue opere leggiamo non solo la storia del ‘900, ma anche la sua storia personale, i lutti, le mancanze fino alle atmosfere parigine e francesi che lo hanno influenzato fortemente.
Cosa impariamo da Pablo Picasso?
What’s your favorite color?
Di solito di impulso a questa domanda rispondiamo: “quello che mi dona di più”.
Come facciamo a capire se un colore ci dona? Di solito a decidere per noi e il nostro umore, oppure la temperatura o la stagione.
Principalmente, però è il nostro umore. Se ci sentiamo felici optiamo di solito per colori più sgargianti, colori molto accesi che riflettono il nostro io, la nostra positività e la nostra gioia. Se, invece, siamo più tristi, utilizziamo i colori più spenti, come le scale dei grigi e dei neri. Penso però che le terminante sia anche il nostro stato emotivo: se ci sentiamo amati o più amanti.
Se siamo innamorati dell’amore, la nostra scelta tende di più su colori passionali come rosso, Bordeaux o bianco.
Se ci sentiamo più amanti? La color predominante è più orientata sulla seduzione.
Penso sia una scelta che ogni giorno dobbiamo fare per apparire al meglio.
Io solitamente consiglio di lasciar spazio alle nostre sensazioni e lasciarsi guidare dai nostri sensi.
Non esiste un colore perfetto se non quello che indossato ti mette l’anima nudo.